20 novembre 2021
Armeria di Palazzo Ducale
Le due colonne restaurate del Teatro di Elisa da oggi esposte nell’Armeria di Palazzo Ducale
Sono esposte al pubblico, nell’Armeria di Palazzo Ducale, le 2 colonne del teatro di Elisa restaurate grazie a Banco BPM e Rotary Club Lucca. Sono infatti da sabato scorso collocate nei locali al piano terra della ex caffetteria, che ora accolgono l’area didattica e il nuovo “info point” per gli itinerari turistici. La Provincia di Lucca ha investito 183mila euro di fondi UE nell’ambito del progetto Grit-Access per restituire una veste più consona e adeguata a questa parte dello storico complesso architettonico di Palazzo Ducale, l’ex caffetteria della Provincia di Lucca (con accesso da Cortile Carrara), di fianco al “passetto” di accesso a piazza S. Romano che, d’ora in avanti, si chiamerà Armeria. La Provincia di Lucca, infatti, ha inaugurato oggi, 20 novembre 2021, i nuovi locali al pian terreno che sono stati oggetto di un restyling funzionale e di importanti lavori di adeguamento per la realizzazione di un’area di accoglienza didattica e punto informazione del progetto europeo Grande Itinerario Tirrenico Accessibile (Grand Itinéraire Tyrrhénien accesible) finanziati dal Programma di cooperazione Italia – Francia Marittimo 2014 – 2020 nell’ambito del progetto GritAccess. Il taglio del nastro ufficiale alla presenza, tra gli altri, del presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, del prefetto di Lucca Francesco Esposito, dell’assessore del Comune di Lucca Stefano Ragghianti, dei dirigenti della Provincia Francesca Lazzari e Paolo Benedetti, del presidente della Provincia di Massa Carrara (partner del progetto europeo) Gianni Lorenzetti, del comandante provinciale dei Carabinieri Ugo Blasi. Presenti, inoltre, Ilaria Boncompagni della Sovrintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Province di Lucca e Massa Carrara, le rappresentanti dell’Associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli; il presidente della Fondazione Cresci per l’emigrazione Ave Marchi, nonché alcuni rappresentanti di diverse Associazioni per i disabili del territorio. Nei locali rinnovati trovano posto le colonne lignee del teatro di Corte della principessa Elisa Bonaparte, dopo il restauro promosso dall’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” con il contributo del Banco BPM-Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno e del Rotary Club di Lucca. Sugli schermi e sui monitor del nuovo spazio viene proiettato in loop il nuovo video su Palazzo Ducale realizzato da Lucca Promos in collaborazione con la Provincia di Lucca e Turislucca, nell’ambito della campagna promozionale intitolata “The Lands of Giacomo Puccini”. I locali al pian terreno sono stati completamente rinnovati sia nel look, sia nella parte funzionale ed impiantistica (termica ed elettrica) con la predisposizione di punti luce di grande effetto scenografico e ospitano anche una saletta per incontri e conferenze. I lavori – effettuati col via libera della Sovrintendenza ai beni artistici e architettonici – hanno visto un impegno di poco più di 183mila euro di fondi europei da parte della Provincia. Nel dettaglio gli interventi hanno riguardato l’esecuzione di opere edili e di restauro e, più specificatamente, la demolizione e il rifacimento degli intonaci ammalorati, la manutenzione e il rifacimento della pavimentazione in resina, la tinteggiatura delle pareti e delle volte, nonché il successivo allestimento con arredi moderni, pannelli e teche in plexiglass. Lo spazio in questione è nato come Armeria del palazzo all’interno del progetto di “Palazzo Novo” commissionato all’architetto Ammannati e non completamente realizzato: si tratta di un’ala progettata e costruita a metà del 1500. Il locale Armeria era, al momento della realizzazione, più ampio di quello che negli anni 2000 ha svolto la funzione di caffetteria e si estendeva per tutta la lunghezza del Cortile degli Svizzeri, per arrivare dove si trova ora il Museo del Risorgimento. Mentre la parte adesso adibita ad area accoglienza ha conservato internamente l’aspetto originale cinquecentesco, caratterizzato dal soffitto a volte. Negli anni ‘60-’70-’80 dello scorso secolo è stato utilizzato come autorimessa e, dopo il grande restauro del Palazzo per il Giubileo avviato nel 2000, adibito a bar-Caffetteria, poi chiusa nel 2014. Negli anni successivi, poi, i locali sono stati utilizzati come punto informazione e di accesso per i visitatori del Museo del Risorgimento con problemi di disabilità motoria, ospitando, occasionalmente, incontri promossi dal Museo del Risorgimento, visite guidate alle Sale Monumentali di Palazzo Ducale oppure per mostre ed esposizioni temporanee. “Già alcuni anni fa una piccola parte di questi locali era adibita a desk di accoglienza turistica – spiega il presidente della Provincia Luca Menesini – ora questa destinazione è stata allargata a tutto lo spazio che si configura come piccolo centro di accesso turistico e culturale per cittadini e visitatori. Coi fondi europei abbiamo creato un approdo logisticamente strategico dell’itinerario napoleonico e del Grande itinerario tirrenico valorizzando al contempo uno spazio ben visibile all’interno di Cortile Carrara. Ad impreziosire il nuovo spazio, poi, ci sono le due colonne dell’antico Teatrino di Elisa recentemente restaurate. I lavori effettuati ci hanno permesso di riqualificare i locali al pian terreno che sono destinati ad un’utenza molteplice: turisti, gruppi di scolaresche, disabili, anziani. Un Palazzo, quindi, sempre più aperto alla cittadinanza, sempre più accessibile a tutti”. L’obiettivo, infatti, è di creare un itinerario tirrenico accessibile, attraverso la realizzazione di azioni pilota per potenziare la fruibilità del patrimonio culturale e capitalizzare gli interventi di valorizzazione turistica e culturale, realizzati nello spazio transfrontaliero. Il progetto europeo “Grit-access” punta a rafforzare la rete del patrimonio culturale creando un ampio itinerario transfrontaliero in cui siano valorizzati anche i percorsi locali. Al progetto collaborano 15 partner delle 5 regioni dello spazio di cooperazione transfrontaliero: oltre alla Provincia di Lucca, la Collettività Territoriale della Corsica (capofila), l’Ufficio dell’Ambiente della Corsica, i Comuni di Bastia e Ajaccio, il Consiglio dipartimentale del VAR, (Francia del sud), la Camera di Commercio e dell’Industria di Nizza e Costa Azzurra; l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole minori d’Italia, le Regioni Sardegna, Liguria e Toscana, la Camera di Commercio di Genova, le Province di Livorno e di Massa-Carrara.Visibili al pubblico le due colonne del Teatro di Elisa.
Dopo l’attento e minuzioso restauro curato da Laura Del Muratore, i due manufatti antichi sono visibili in un angolo dell’Armeria come testimonianza del periodo napoleonico del Palazzo quale sede del Principato guidato da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone. Le colonne sono state recuperate e valorizzate grazie al sostegno del BancoBPM di Lucca, del Rotary Lucca e della Provincia di Lucca, oltre che della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che da anni rende possibile il lavoro di studio sull’epoca e sulle sue tracce nel nostro territorio. E soprattutto grazie al lavoro di ricerca svolto dall’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” e, in particolare, dall’architetto Velia Gini Bartoli, nonché grazie all’autentificazione di Bernard Chevallier, esperto di storia napoleonica a livello internazionale. L’operazione di recupero delle due colonne di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Lucca è stata promossa dall’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” alla quale si deve il ritrovamento delle colonne e la definizione della loro identità. Le colonne appartenenti al teatro di Corte della principessa Elisa Bonaparte sono l’unico documento conservatosi in Europa dei teatri lignei di corte dell’epoca napoleonica. Il restauro – seguito e avallato dallaSoprintendenza archeologica belle arti e paesaggi per le province di Lucca e Massa Carrara – ha riguardato i due manufatti intagliati in legno policromo e argento meccato; le colonne sono alte 2 metri e 18 cm., hanno un diametro di 25 cm. e risalgono agli inizi del XIX secolo. Sono testimonianza ed erano parte integrante della struttura (non più presente) del teatro che fu poi rimosso per destinare ad uso ufficio i volumi del palazzo. Le colonne furono fatte realizzare da Elisa Bonaparte Baciocchi da maestranze lucchesi appositamente per il teatro di Palazzo, che fu costruito nel 1806, e riportano le palmette, decorazione che contraddistingue tutti gli ambienti abitati da Elisa. Le due colonne reggevano i palchetti ed erano in tutto dodici. Sotto la base di questi due elementi sono visibili dopo il restauro una lettera e un numero, che potrebbero indicare D il lato destro e S il lato sinistro della disposizione, e il numero la collocazione ordinale. Sul fusto si notano i ganci in ferro con cui erano collegate alla balaustra. Le due colonne rientrano nel programma di valorizzazione degli spazi e degli elementi che la principessa Elisa Bonaparte Baciocchi volle per il Palazzo del Governo, iniziata quattro anni fa con la destinazione di alcune sale del piano nobile di Palazzo Ducale (alcune delle quali dedicate proprio al Teatro di Elisa) che ospitano il Percorso Olfattivo dedicato ad Elisa e a Maria Luisa di Borbone, che le succedette alla guida della città.