Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana

febbraio - maggio 2022
Armeria di Palazzo Ducale


I martedì del Palazzo. Storie, memorie e curiosità

Conoscere Palazzo Ducale attraverso i personaggi storici che l’hanno abitato. Iniziano martedì 15 febbraio 2022, e proseguono fino a maggio, “I martedì del Palazzo. Storie, memorie e curiosità”, una serie di incontri divulgativi gratuiti organizzati dalla Provincia di Lucca insieme e con la cura scientifica dell’associazione culturale “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”, che con l’ente ha stretto da tempo un protocollo di intesa, per valorizzare l’edificio e la sua storia, creando occasioni di apertura, visita e scoperta degli ambienti. Gli incontri si tengono all’Armeria di Palazzo Ducale, un’area accoglienza e informativa recentemente restaurata grazie ad un importante finanziamento europeo del programma Italia – Francia Marittimo nell’ambito del progetto Gritaccess ed inserita in un circuito tirrenico dei patrimoni culturali accessibili. Nei nuovi locali, riaperti al pubblico alla fine di novembre, sono state collocate le due colonne lignee che facevano parte del teatro di Elisa Baciocchi all’interno del Palazzo, recentemente restaurate dal BPM e Rotary Club di Lucca. All’evento collaborano il Comune di Lucca, Villa Reale di Marlia, il Cineforum Cinit Ezechiele 25,27, l’associazione internazionale Le Souvenir napoléonien, ed è realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Non solo il periodo napoleonico: la serie di incontri abbraccia tutti i secoli di storia del palazzo, sebbene l’edificio oggi abbia la conformazione che gli ha dato la Principessa di Lucca e Piombino, Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella dell’Imperatore, che governò la città dal 1805 al 1814, come emerso anche dalla recente pubblicazione di Velia Gini Bartoli, in collaborazione con Francesco Ferretti, “Il Palazzo di Elisa: un’immagine recuperata… che parla francese”. «Palazzo Ducale, storicamente, ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita culturale di Lucca – commenta la consigliera e sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, titolare della delega alla Cultura – e oggi torna a essere un luogo dove la cultura si incontra e dialoga con la città. In questo senso, iniziative come ‘I martedì del Palazzo. Storie, memorie e curiosità’ divengono fondamentali: se da una parte, infatti, valorizzano i luoghi del Palazzo e fanno sì che la città si riappropri di spazi importanti come la appena recuperata Antica Armeria, dall’altra offrono l’opportunità di conoscere, grazie all’alta qualità dei relatori, parti di storia meno conosciute, ma non per questo meno interessanti. Anzi, forse proprio perché più ‘curiose’, ancora più coinvolgenti e stimolanti». Con questo evento non solo si valorizzano i locali dell’Armeria di Palazzo, ma si offre un’occasione cadenzata e costante per approfondire la conoscenza del palazzo, sia storica sia architettonica. Il palazzo del Governo, oggi chiamato “Ducale” e sede della Provincia e della Prefettura di Lucca, ha un ruolo centrale nella storia della città, della sua amministrazione, del suo sviluppo architettonico. Infatti, questa iniziativa non riguarda soltanto il decennio del governo di Elisa Bonaparte Baciocchi, la cui impronta è nell’edificio per come lo conosciamo oggi, ma tutti gli 8 secoli di storia che lo riguardano. «I relatori – precisa Roberta Martinelli, presidente dell’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” -, provengono da mondi e settori diversi, le varie vicende ed epoche storiche saranno affrontate attraverso l’approfondimento di un personaggio o di un aspetto peculiare, senza seguire l’ordine cronologico, ma spaziando nel tempo e nei luoghi del Palazzo. I personaggi ‘parleranno’ attraverso fonti documentarie: lettere, relazioni, diari. A un relatore, spesso si affiancherà qualcuno a interpretare, dare vita a quei documenti, che si tratti di parole, ricette, profumi o abiti. All’immagine grafica realizzata appositamente da Beatrice Speranza è affidato proprio questo messaggio: conoscere e riconoscere il Palazzo da una diversa visuale, cogliendo la vivacità della sua storia».